"La dimensione umana dell'esistere" di Nazario Pardini e Patrizia Stefanelli. Collana Mimesis diretta da Patrizia Stefanelli per Caramanica Editore.

LA DIMENSIONE UMANA DELL'ESISTERE

Selezione delle preferenze relative ai cookie Utilizziamo cookie e altre tecnologie simili necessari per consentirti di effettuare acquisti, per migliorare le tue esperienze di acquisto e per ...

https://www.amazon.it/DIMENSIONE-DELLESISTERE-PARDINI-STEFANELLI-PATRIZIA/dp/8874253141

I N T R O D U Z I O N E

 Patrizia, lunedì 22 febbraio 2021, ore 13:26

Mio carissimo, poiché le mie epistole non sono più originali, da oggi, ti propongo di rispolverare le missive in poesia che si scrivevano un tempo gli amici poeti. È un gioco, come in inglese è definita la poesia. Spero tu possa divertirti a leggermi e attendo la tua risposta in poesia con ansia. Sono tre strofe venute fuori in 21 versi ciascuna, scritte adesso. Il 21 è il mio numero fortunato insieme al 12; è l’anno 2021 del XXI secolo, che vogliamo di più? Non che mi ritenga chissà chi, ma, dirigendo una col- lana di poesia, nessuno mi impedirà di pubblicarle, se saranno di tuo gusto e se l’Editore vorrà. Ti voglio bene! Tua amica Patty.

“Non che le letterine, amico caro, siano da ritenersi superate…”

Nazario, lunedì 22 febbraio, ore 14:45

Sei originale e poeticamente vivace e competente: […] allora, dato che leggi i libri miei, vorrei da te sapere che ne pensi di tanto ruzzolare nei dintorni di parole che vagano ben oltre il mio pensiero.[…]

Nazario, lunedì 22 febbraio, ore 15:04

Ti invio il mio poemetto e la prefazione, così non ci penso più… Il tuo Nazario.

Patrizia, lunedì 22 febbraio, ore 17:21

Benissimo! Appena a casa, scarico i documenti! Grazie!

Patrizia, mercoledì 24 febbraio, ore 09:20

Sei prezioso! Vedi? Io ho letto adesso tutto quanto mi hai mandato stamat- tina, eppure ti ho scritto in versi le stesse cose. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Io molto modestamente ti seguo. Splendido il tuo poemetto! Sarà un’antologia stupenda. Ieri ti scrissi, in risposta, continuando i versi con te ma non so se li hai letti. Ah! Pensa che proprio ieri, è incredibile, un ricordo di FB riportava una mia poesia con l’immagine di Calipso sullo scoglio e Ulisse che parte. Ho pensato: questa sarà la copertina del libro che racco- glierà le nostre missive. E tu mi scrivi in prefazione di Ulisse e Calipso! No, non ci posso credere… se questo non è un segno che cos’è? Ti riscrivo qui la mia risposta. Comincia davvero l’avventura, maestro mio, e sarà stupenda! Grazie! Ti abbraccio forte! Patty.

Patrizia, giovedì 25 febbraio 2021, ore 10:34

È il giorno del tuo compleanno. Ci penso da giorni ma oggi, i versi che potrei dedicarti stanno già scritti altrove eppure…

Pardiniana (acrostico)

Nel mattino che viene

all’unisono scendono

zaffiri e meraviglie:

allegri si rincorrono

rotolando nell’erba.

Io e te con loro e niente

ora dispiace al cielo.

Partiamo insieme all’òro

aliante dentro il giorno

ricco di tanti voli

di pace; e come sempre

intorno a te si annuncia

nuova la primavera.

Io credo tu la veda.

Nazario, ore 11:00

Cara Patty,

sei unica, diversa dagli altri, con in cuore la primavera che ci vede giovani e pimpanti su prati fioriti.

…di pace; e come sempre intorno a te si annuncia

nuova la primavera. Io credo tu la veda.

Sì, l’ho qui davanti agli occhi…

*     *     *

Di certo, qualche giorno addietro, non pensavo che questa sarebbe stata l’introduzione del presente volumetto, ma poi la semplicità dei nostri testi, la fantasia e la situazione in cui sono nati, ci ha spinti a rinunciare a prefazioni importanti. Ci rivolgiamo a un lettore che, bontà sua, con altrettanta semplicità voglia leggerci. Ebbene, dopo tale (e poco celata) captatio benevolentiae, caro lettore, vorrei dirti come è nato questo libro. Dopo le poche e-mail che hai letto sopra, ha avuto inizio il breve o lungo scambio di epistole, tra noi due amici, formali ed eleganti come richiede la natura di questa espressione letteraria. Non siamo nuovi a tale genere canonizzato fin dall’età classica, presente da Platone a Epicuro, Cicerone, Seneca, Plinio il Giovane e poi Dante, Petrarca, Leopardi ecc…; ma diversamente da loro viviamo nella società delle comunicazioni, abbiamo la possibilità della risposta certa dell’interlocutore nell’immediatezza temporale. Il genere epistolare adottato, diverso da altre espressioni prosastiche, pur mantenendo un formulario stilistico non improvvisato, ha un procedimento spontaneo, un flusso di coscienza che rispondendo ai versi, volta per volta, resta sì aderente al testo, ma riesce a staccarsene per riflessioni sulla vita vissuta e la contemporaneità. Il registro colloquiale adotta il codice comunicativo adeguato alla comprensione, così come si fa normalmente con un interlocutore, risolvendo e introducendo questioni, domande e risposte, ma mai adattandosi alle aspettative dell’uno o dell’altro. Il viaggio intrapreso in concinnità è diretto alla poetica pardiniana e si concentra, soprattutto, sull’interpretazione dei suoi libri: “Dagli scaffali della biblioteca” (Guido Mia- no Editore-novembre 2020) e Alla volta di Lèucade (Mauro Baroni Editore – Settembre 1999).

Le poesie di questa silloge sono state scritte in otto giorni e, a parte la correzione di qualche refuso, non hanno subito alcuna manipolazione per non sciupare l’intento giocoso. La quotidianità rientra ampiamente nei dettati qui esposti, sostenendo il valore degli affetti e dell’amore; in alcuni passaggi si sfiorano il senso anagogico, satira e ironia con la consapevolezza delle nostre imperfezioni, e della vanità del tutto.

Patrizia Stefanelli