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Patrizia Stefanelli , vice presidente e direttore artistico dell'Associazione Culturale Teatarale Mimesis, propone autori contemporanei, articoli e argomentazioni su testi di prosa, poesia e teatro. Notizie sul Premio Nazionale Mimesis di poesia e sul Concorso Internazionale di poesia "Modernità in metrica".

28 Oct

Lettura di: "Déjà vu", "Nino e Bianca"," Quando torna papà? " Autore Marcello De Santis. A cura di Patrizia Stefanelli.

Pubblicato da Patrizia Stefanelli  - Tags:  #Associazione Culturale Teatrale Mimesis, #Alla Volta di Leucade, #Patrizia Stefanelli, #Letteratura, #Poesia, #Dejà vu, #Marcello De Santis

Vi incuriosisce il paranormale? Lettura di: "Déjà vu", "Nino e Bianca"," Quando torna papà? " Autore Marcello De Santis. A cura di Patrizia Stefanelli.
Fenomeni inattendibili scientificamente, eppure, esistenti, poiché sperimentati da molte persone. Percezioni extrasensoriali, extracorporee, déjà vu, chiaroveggenza, bilocazione e tante altre, sono le fenomenologiche espressioni dell’umano. Sembrerebbe un ossimoro, questa mia ultima accezione, ma, non lo è, poiché accade in modo naturale agli umani. A

 Lettura di: "Déjà vu", "Nino e Bianca"," Quando torna papà? " Autore Marcello De Santis. A cura di Patrizia Stefanelli.

Vi incuriosisce il paranormale? Lettura di: "Déjà vu", "Nino e Bianca"," Quando torna papà? " Autore Marcello De Santis. A cura di Patrizia Stefanelli.
Fenomeni inattendibili scientificamente, eppure, esistenti, poiché sperimentati da molte persone. Percezioni extrasensoriali, extracorporee, déjà vu, chiaroveggenza, bilocazione e tante altre, sono le fenomenologiche espressioni dell’umano. Sembrerebbe un ossimoro, questa mia ultima accezione, ma, non lo è, poiché accade in modo naturale agli umani. Appassionata da sempre, mi addentro nelle operette morali estemporanee di Marcello De Santis. Dapprima leggo “Ci sono già stato” . Non so perché, magari per il colore giallo della copertina ma anche per aver avuto questa esperienza diverse volte, come tanti. Il filo conduttore comunque, resta lo stesso per i tre testi. La mia formazione, teatrale e scientifica, mi avverte che è soltanto un’alterazione della mente percettiva, un inganno emozionale. Certo, lo so, eppure vivere queste situazioni, non è così semplice da definire. Antonio Michele, è il protagonista, comincia il suo viaggio dal sud, per risalire la china di un sogno, di una premonizione, dei luoghi della mente. Mi sovviene la legge di attrazione secondo la quale la nostra mente lavora attraverso le immagini simboliche e le rappresentazioni dei nostri desideri. Affinché questo avvenga, dobbiamo essere positivi e determinati, avere la percezione esatta della consapevolezza che questo è giusto per noi. Così Antonio, conosce bene il suo bisogno d’amore e lo ripercorre attraverso le strade e i simboli conosciuti dal suo inconscio. Lo guida il sogno nel viaggio, il sogno nel sogno. Il testo parla di se stesso. E scorrono le immagini, di una realtà senza tempo. Parla il francese, legge in francese, cede al desiderio di entrare in contatto con Francine “ Vieni a cercarmi, amico mio” dice supplicandolo. Ed egli parte, non sa per dove ma il sogno, il caso, lo guideranno in un cammino certo. La signora col cappellino sotto al lampione : Cosa vorrà dire mi chiedo. Sarà forse una rivelazione? Poi, l’uomo con il notes, chi è? Uno psicologo che cerca il suo vero, una coscienza indagatrice, senz’altro. Il signore si rivelerà della gendarmerie, dunque, lo scrittore è riuscito nel suo intento di comunicazione. La ragazza è scomparsa e i testimoni l’hanno vista con lui l’ultima volta. La cerca, per strade sconosciute di cui ricorda particolari. Attraversa un vicolo oscuro e lungo, con una luce sul fondo che ricorda il tunnel di cui parla chi si trova tra cielo e terra. Un trauma lo riporterà all’attimo presente e ogni cosa, ogni persona, avrà la sua rivelazione. Sogno o realtà?

Quando torna papà?

Intrighi e imbrogli di un manipolatore. Incapace di assumersi responsabilità, marito perfetto e personalità contorta. La donna “vede” all’interno della sua dolorosa ossessione, il marito che torna dopo l’abbandono. La facoltà di alcuni esseri umani, di far sentire in colpa la vittima, ergendosi essi stessi a vittima sacrificale, è molto comune. Nondimeno, la vera vittima per una sorte di sequestro emotivo, resta legata indissolubilmente al suo carceriere. Il bambino, nella storia, sembra ogni volta riportare la donna alla realtà, attraverso il pianto. Infine, la presenza dell’uomo si collegherà ad una visione percettiva, la quale sembra essere comune, quando si tratta di tragedie.

Nico e Bianca – atto unico in tre scene.

Molto interessante l’epilogo in prosa. Nella storia, due strani personaggi, sembrano voler pagare il passaggio per la morte. Il passaggio, avviene attraverso la commissione e il congruo anticipo di denaro, per un quadro che rappresenta un incendio. Preso dalla commissione, che gli procurerà gloria e danaro, Nico, dimentica per giorni perfino Bianca. Si salveranno solo le tele che la rappresentano. Lei, la dolce realtà d’amore. Lui, finito in un incendio che, chissà perché aveva dipinto. Un po’ mi ricorda il Faust di Marlowe, nella circostanza degli angeli, quello buono e quello cattivo. Nulla, detto da Bianca o dai genitori di lei, potrà distrarlo dal proseguire la sua opera, per realizzare il suo sogno di felicità.

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